LA STAGIONALITÀ NON RIGUARDA SOLO FRUTTA E VERDURA
È importante certamente curare l’alimentazione attraverso un equilibrato consumo di frutta e verdura, ma è altrettanto importante scegliere frutta e verdura in base alla loro stagione.
La maggior parte di noi non sa più riconoscere la stagionalità di frutta e verdura, perché l’uso delle serre in agricoltura ci ha abituati ad avere a disposizione qualsiasi prodotto in qualsiasi periodo dell’anno.
Gli ingredienti freschi, di stagione, meglio se a km zero, però, sono decisamente più ricchi di sapore ed hanno un profilo nutrizionale ottimale in vitamine e fitonutrienti.
La natura ci regala gli alimenti in funzione delle nostre necessità. L’arancia, ad esempio, immagazzina tutto il sole estivo durante il suo processo di maturazione, per poi, d’inverno restituirci un po’ di quel sole ed energia attraverso la vitamina C. Analogamente le crucifere (cavoli, broccoli, cime di rapa) ricche di fibre e micronutrienti, presenti solo d’inverno in orticultura, aiutano le difese immunitarie dell’organismo e lo sostengono quando è esposto alle temperature più fredde.
Gli alimenti estivi, invece, sono ricchi di acqua come ad esempio cetrioli, cocomero, pomodori, zucchine, utili a reintegrare i sali minerali che perdiamo con la traspirazione cutanea e ci aiutano a mantenere una corretta idratazione nei mesi più caldi.
I vantaggi di mangiare secondo l’offerta stagionale sono:
- Economici: i prezzi sono più bassi perché si abbattono i costi di trasporto e conservazione
- Ambientali: riduzione del trasporto e dei relativi inquinanti con minor danno all’ambiente; il km zero favorisce le produzioni locali e riduce gli sprechi alimentari
- Salute: i prodotti di stagione subiscono meno trattamenti per la conservazione e mantengono tutte le proprietà nutritive.
A maggio
Indiscussi protagonisti sulle nostre tavole sono le fragole e le nespole, per la frutta, e asparagi e cetrioli per la verdura.
Tutto ciò vale per i frutti della terra, ma anche per quelli del mare, perché anche il pesce ha la sua stagionalità.
La stagionalità del pesce varia a seconda della disponibilità nei mari locali, della filiera del pescato e del ciclo vitale e fase riproduttiva della singola specie.
Per in nostri mari Adriatico e Tirreno, inoltre, la legge impone il fermo pesca da agosto ai primi di ottobre proprio per salvaguardare il ripopolamento e scongiurare il rischio di estinzione di alcune specie.
Anche per il pesce valgono tutti i vantaggi menzionati per il mondo vegetale
Le scelte rispettose della stagionalità per la primavera sono:
Alici, Canocchie, Cefali, Cernie, Cozze, Dentici, Gamberetti, Granchi, Mazzancolle, Naselli, Rane pescatrici, Razze, Ricciole, Rombi, Saraghi, Scampi, Scorfani, Seppie, Sgombri, Totani , Vongole.